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COME SI COMPORTANO LE UVE FRIGOCONSERVATE? I RISULTATI IN UN PROGETTO DI ERMES


Successo per la giornata formativa del progetto Valnuvaut presso l’azienda Ermes sas di Giacomo Suglia, capofila del progetto, a Noicattaro (Bari).
Il tema dell’incontro, che ha richiamato un numero elevato di addetti ai lavori, ha riguardato la “Valutazione delle uve in frigoconservazione”. È stato predisposto un desk espositivo su cui sono state posizionate le uve confezionate delle nuove varietà in osservazione mostrandole differenti modalità di confezionamento e conservazione.
I produttori presenti hanno potuto saggiare il comportamento delle diverse varietà sottoposte a questi trattamenti per valutarne l’affidabilità anche in post-raccolta.

A dare il benvenuto ai presenti c’ha pensato Giacomo Suglia, presidente di Ermes, instancabile motivatore del progetto, seguito poi da Riccardo Velasco – Direttore CREA-VE che ha posto l’accento sul lavoro encomiabile rivolto al miglioramento genetico che si sta facendo.
L’incontro è proseguito poi con gli interventi tecnici dei ricercatori del CREA-VE che hanno descritto l’ambito di propria competenza facendo così una disamina completa sulle uve da tavola studiate.
Rocco Perniola, Responsabile Tecnico scientifico del Progetto e Ricercatore del CREA- VE, ha descritto il lavoro in campo svolto in questi due anni di attività ed ha spiegato il perché di questo incontro formativo. Delle 36 varietà sono state selezionate quelle medio tardive che sono state frigoconservate secondo le modalità abituali dell’azienda in confezioni da 500gr e 2kg e da 5kg per valutarne il comportamento. Inoltre, come confronto, sono state esposte anche le uve raccolte in campo in vigneti coperti da teli per il ritardo della raccolta.
Teodora Basile e Francesca Ferrulli hanno descritto le modalità in cui si sono svolte le prove: sono state effettuate analisi visive, analisi sulla croccantezza e sugli aromi, ma anche analisi spettroscopiche associate a metodi chemiometrici che aiutano a valutare più parametri contemporaneamente permettendo una visione globale e più ampia delle varietà. Ulteriori analisi riguardano il comportamento dei grappoli nelle due modalità di conservazione (in cassetta o in vaschetta di plastica) con particolare riferimento alla presenza di muffe, e determinazione dei parametri carpometrici di ciascuna varietà (peso medio del grappolo, peso medio degli acini, diametro degli acini ecc..) e di parametri chimici di base, quali contenuto in zuccheri (Brix), pH e acidità titolabile. Tali determinazioni hanno la finalità di caratterizzare in modo complessivo queste varietà in frigoconservazione. Si sta cercando anche di individuare i tempi della frigoconservazione ottimali partendo dal momento della raccolta sul grappolo fresco, a 14gg dalla frigoconservazione ed oltre.
Rosa Anna Milella si è soffermata invece sulle caratteristiche salutistiche e nutraceutiche delle uve da tavola e dell’importante ruolo dei polifenoli contenuti nelle uve. In particolare, si è parlato della spiccata attività antiossidante di questi composti e cioè della loro capacità di neutralizzare la tossicità dei radicali liberi dell’ossigeno. Inoltre, sono stati esposti i risultati di alcuni studi del CREA-VE in collaborazione con l’IRCCS “de Bellis” di Castellana Grotte che mostrano in vitro l’effetto antitumorale di estratti ricchi di polifenoli preparati da alcune varietà di uva da tavola. Interessante è stato anche ascoltare come, in due studi condotti su persone sane che hanno mangiato uva fresca per tre settimane, i livelli di glicemia non aumentavano.
Il Progetto VALNUVAUT supporta i produttori pugliesi nella valutazione di nuove varietà di uve da tavola con caratteristiche merceologiche d’interesse per i diversi attori della filiera.
Finanziato nell’ambito della Sotto Misure 16.2 “Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie” del PSR Puglia 2014-2020”, il progetto VALNUVAUT si focalizza sulla selezione di varietà di uve da tavola messe a disposizione dal CREA- VE (Viticoltura ed Enologia).
Il GO del progetto è composto da: Consorzio nuove varietà uva da tavola di Bari, in qualità di capofila, Consiglio per la ricerca in agricoltura e per l’analisi dell’economia agraria (ente di ricerca), Distretto Agroalimentare Regionale soc. Cons. A r.l., Cassandro SRL, Confcooperative Puglia (Associazione datoriale di rappresentanza del movimento cooperativo), Patera Anna Vittoria, Ermes sas di Giacomo Suglia & fratelli, Giacovelli SRL, Società Agricola semplice Santa Rosa dei f.lli Spronati, Azienda agricola San Marco S.S di Stanislao Pernice e c.